CALL FOR PAPERS ‘L’impatto di Internet e dell’intelligenza artificiale sul diritto all’informazione e alla comunicazione’

Domande entro il 31 gennaio 2024

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Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.

Milano, 5 dicembre 2023

 

Call for papers

L’impatto di Internet e dell’intelligenza artificiale sul diritto all’informazione e alla comunicazione

L’avvento di Internet ha profondamento trasformato il modo di comunicare privatamente e in pubblico con inevitabili ripercussioni sulla sfera dei diritti fondamentali costituzionalmente protetti, nonché sulla stessa definizione di democrazia. Si è posta dunque la necessità di una regolazione della rete e degli strumenti da essa utilizzati che, tuttavia, fatica a trovare risposte adeguate visti i repentini cambiamenti della tecnologia digitale. Infatti, si assiste a una costante attività di tipo giuridico, in cui, oltre ai singoli ordinamenti nazionali, l’Unione Europea gioca un ruolo cruciale sia sul versante legislativo che su quello giurisdizionale.

Tanti sono i diritti che subiscono radicali cambiamenti. Ad esempio, per quanto riguarda l’esercizio della manifestazione del pensiero si possono tracciare differenti nodi problematici: da una prima fase, permeata dall’illusione che finalmente la diffusione delle idee da parte di chiunque non avrebbe incontrato più ostacoli dovuti alla scarsezza delle infrastrutture, è seguita una fase in cui si è presa coscienza di come l’illimitatezza di tale diffusione avrebbe costituito un pericolo sia per la compressione di altri diritti sia per la stessa democrazia. L’incremento di fenomeni come la diffamazione online, l’hate speech, le fake news hanno, quindi, convinto in una terza fase a intervenire normativamente al fine di contenerli. È tornato in auge il problema di delineare il “giusto” confine tra la diffusione di idee lecite e le idee illecite. Si affacciano nel panorama giuridico norme penali anti hate speech, norme che impongono una responsabilità diretta in capo agli Internet Service Providers, norme di coregolamentazione tra autorità pubbliche e gestori della rete. Come e in che termini questi rimedi possono rivelarsi adeguati?

Nondimeno, internet ha ripercussioni notevoli sull’organizzazione dell’attività giornalistica e sul diritto alla privacy, inteso sia in termini di riservatezza sia in termini di protezione dei tati personali. O, ancora, sulla sfera della tutela dei minori, sulla responsabilità autoriale, sulla protezione del diritto d’autore.

Inoltre, siamo protagonisti di un ulteriore momento storico epocale, ovvero quello dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. I sistemi di machine learning hanno già un considerevole impatto sul mondo della comunicazione e dell’informazione, e con ogni plausibilità nel prossimo futuro comporteranno cambiamenti di enorme portata nell’ambito della produzione, circolazione e ricezione dell’informazione. La selezione degli algoritmi, la loro attività di rimozione e la loro capacità di generare contenuti sono all’attenzione dei giuristi e, come per la rete, pongono nuove sfide di regolazione.

Considerata la molteplicità e la problematicità di questi temi, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Milano Bicocca, nell’ambito del progetto di ricerca “Diritto a Internet e Diritti fondamentali in Internet nell’era dell’algoritmo - IntHuR (P.I., Prof.ssa Palmina Tanzarella), invita gli studiosi interessati, compresi dottorandi e dottori di ricerca, assegnisti, laureati in Giurisprudenza da non più di cinque anni con una tesi in una delle discipline coinvolte dal Progetto e tesisti, alla presentazione di papers.

 

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:

Per avanzare una proposta di intervento è sufficiente inviare una mail ad uno dei componenti la Segreteria

organizzativa, indicando i propri dati personali e allegando un breve curriculum in forma discorsiva (max

500 battute) e un abstract (max 1.000 battute).

Il termine per l’invio è fissato al 31 gennaio 2024

 

SELEZIONE DELLE PROPOSTE E ADEMPIMENTI SUCCESSIVI:

 

L’esito della selezione sarà comunicato entro il 29 febbraio 2024.

I contributi definitivi, che possono essere prodotti anche in lingua inglese, dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2024 e verranno pubblicati in una sezione  monografica della rivista online MediaLaws  – Rivista di diritto dei media entro il prossimo settembre 2024.

 

COMITATO SCIENTIFICO E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:

Il Comitato scientifico è composto dai Professori Giulio Enea Vigevani; Marco Bassini; Palmina Tanzarella; Nicola Canzian.

La Segreteria organizzativa è composta da Palmina Tanzarella (palmina.tanzarella@unimib.it), Nicola Canzian (nicola.canzian@unimib.it), Martina Cazzaniga (m.cazzaniga47@campus.unimib.it) e Giulia Napoli (g.napoli13@campus.unimib.it).

CONTATTI:

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Segreteria organizzativa ad uno degli indirizzi sopra

indicati.