Dipartimento di eccellenza

Il Dipartimento di Giurisprudenza ha ottenuto un riconoscimento significativo del valore della propria ricerca risultando tra 15 Dipartimenti giuridici nazionali qualificati come eccellenti dal MIUR.

La selezione si è basata sui risultati della valutazione della qualità della ricerca (VQR) secondo gli esiti ANVUR/ 2017 e sulla valutazione del progetto di ricerca presentato dal Dipartimento.

Con il progetto "Diritto e società plurale - Law and Pluralism" il Dipartimento intende indagare in una prospettiva giuridica le emergenti situazioni di conflitto generate dal progressivo sviluppo del pluralismo nella società.

Il pluralismo culturale, etnico e religioso rappresenta un tratto permanente dell’Europa contemporanea e, dunque, l’ineludibile contesto di ogni governance locale, nazionale e sovra-nazionale. Si tratta di un pluralismo "ostentato", che spesso sfocia in conflitti religiosi e/o culturali, in cui le appartenenze sono rivendicate di fronte alle istituzioni civili come elementi costitutivi ed essenziali di un diritto all’identità. La garanzia del principio democratico nonché la tutela dei diritti trovano in quest’ambito uno dei più difficili banchi di prova.

La questione del pluralismo, non più eludibile dagli Stati in generale e da quello italiano in particolare, è destinata a divenire sempre più centrale nel futuro prossimo. La raccolta e lo studio delle disposizioni legislative, delle politiche e degli orientamenti giurisprudenziali, il confronto del nostro ordinamento con i sistemi giuridici europei e anglo-americani, interessati prima di noi dal fenomeno, consentiranno l’attivazione di una rete di informazioni e di scambio di conoscenze attraverso un osservatorio permanente, nonché la costituzione di un centro di ricerca unico in Italia (supplendo a una attuale deficienza strutturale).

L’obiettivo è di individuare non solo i profili teorici della materia, ma anche le prassi e i metodi di soluzione dei conflitti per la formazione di una classe di giuristi e di operatori (a vario titolo chiamati a dare applicazione al diritto) dotati degli strumenti giuridici e delle conoscenze necessarie per operare in contesti interculturali. L’urgenza di tale obiettivo è determinata dalla necessità di prevenire la nascita di fenomeni di radicalizzazione e di favorire lo sviluppo di un’integrazione inclusiva.

Un percorso didattico all’interno del CdL magistrale a ciclo unico, borse di dottorato e assegni di ricerca permetteranno di dipanare un iter di formazione progressivo vòlto all’acquisizione di conoscenze indispensabili nell’attuale mondo delle professioni giuridiche.

Il Dipartimento con tale ricerca si pone quale centro unico a livello nazionale e interlocutore privilegiato a livello internazionale, avviando legami e collaborazioni con i principali centri esistenti. Con essi si avvierà un tavolo di lavoro congiunto per verificare l’esistenza di questioni comuni e individuare possibili linee giuridiche condivise da adottare (formali e sostanziali), nonostante la diversità degli ordinamenti nazionali.

Il dialogo scientifico aiuterà anche a comprendere se e come sia possibile superare i tradizionali meccanismi di soluzione dei conflitti ricorrendo a forme alternative di giustizia.