Responsabile scientifico: Claudia Pecorella
Gruppo di ricerca: Loredana Garlati, Oliviero Mazza, Barbara Biscotti, Roberta Dameno, Oriana Binik, (Dipartimento di Giurisprudenza); Anamaria Gonzalez Luna (Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi); Chiara Volpato (Dipartimento di Psicologia); Patrizia Farina (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale).
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 31/08/2019
Descrizione: Nell'ambito del progetto ci si propone di indagare il fenomeno della criminalità femminile, sia in una prospettiva storica, sociologica e letteraria, sia in una prospettiva giuridica, attraverso l’analisi dei dati giudiziari degli ultimi 15 anni nonché della prassi del Tribunale di Milano con riguardo ai procedimenti penali avviati per reati commessi da donne, da sole o in concorso con altri, nell’arco degli anni 2014-2016.
Responsabile scientifico: Carlo Ruga Riva
Gruppo di ricerca: M. Del Signore, F. Zacché (Dipartimento di Giurisprudenza); V. Mezzanotte, A. Finizio (Dipartimento di Scienze dell'Ambiente della Terra); A. Gullo, M. Bellacosa (Università Luiss Roma); L. Ramacci (Corte Suprema di Cassazione penale, formazione decentrata); P. Fimiani (Procura Generale presso la Corte di Cassazione); M. Amicone (Tribunale di Milano); T. Siciliano (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano).
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 28/02/2019
Descrizione: La recente riforma dei reati ambientali, introdotta con la legge n. 68/2015, ha inserito nel nostro ordinamento nuovi delitti (in particolare di inquinamento ambientale, di disastro ambientale e di omessa bonifica) e altre disposizioni (circostanze aggravanti, circostanze attenuanti, cause di estinzione delle contravvenzioni ambientali), che hanno ridisegnato l’assetto complessivo della tutela penale dell’ambiente.
Le nuove disposizioni sono ricche di elementi normativi elastici, che rimandano a nozioni extragiuridiche, con le quali gli interpreti del diritto hanno poca dimestichezza:
- nozioni scientifiche (“alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema”, formula inserita nel delitto di disastro ambientale; “compromissione o deterioramento significativo e misurabile delle acque, dell’aria e del suolo, di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora e della fauna”, evento del delitto di inquinamento ambientale; “materiale ad alta radioattività”, elemento tipico del delitto di traffico di materiale ad alta radioattività; l’attualità e concretezza del pericolo per l’ambiente come elemento ostativo alla estinzione delle contravvenzioni ambientali);
- nozioni tecnico-economiche (“alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali”).
Si tratta di concetti che esigono competenze ecologiche, chimico-fisiche, economiche e tecniche, cui i giuristi devono attingere per dare contenuto e senso a elementi costitutivi di fattispecie di reato, come da ultimo emerso nel Convegno sugli ecoreati tenutosi in Bicocca il 26 maggio 2017, alla presenza di molti dei componenti della ricerca che si vuole intraprendere.
Anche sul versante processuale il sapere scientifico è chiamato in causa dal diritto, considerate le difficoltà di valutazione della prova scientifica dell’inquinamento e del disastro ambientale (attendibilità soggettiva di consulenti e periti, livello di consenso sulle evidenze e teorie sostenute nel processo rispetto alla comunità scientifica di riferimento, criteri di selezione della prova scientifica ecc.).
Il progetto intende aggregare competenze trasversali per elaborare linee guida destinate agli operatori del diritto (in particolare magistrati).
Il progetto è realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza (referente Prof. Carlo Ruga Riva) in partnership con l’Università Luiss di Roma, e in collaborazione con magistrati ed avvocati esperti di diritto penale dell’ambiente.
Responsabile scientifico: Tullio Scovazzi
Gruppo di ricerca: Ilaria Tani, Matteo Fornari, Irini Papanicolopulu (Dipartimento di Giurisprudenza); Cesare Corselli, Daniela Basso, Alessandra Savini, Valentina Bracchi (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra); Luigi Sinapi, Paolo Lusiani, Roberta Ivaldi, Stefano Ferrero (Istituto Idrografico della Marina)
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 31/08/2020
Descrizione: in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Terra della nostra università e l'Istituto Idrografico della Marina di Genova. Il progetto affronta il tema dell'estensione delle zone costiere (mare territoriale, zona contigua, zona di pesca, zona di protezione ecologica, zona economica esclusiva) e dei confini marittimi nel MediterraneoResponsabile scientifico: Tullio Scovazzi
Gruppo di ricerca: Ilaria Tani, Matteo Fornari, Irini Papanicolopulu (Dipartimento di Giurisprudenza); Cesare Corselli, Daniela Basso, Alessandra Savini, Valentina Bracchi (Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra); Luigi Sinapi, Paolo Lusiani, Roberta Ivaldi, Stefano Ferrero (Istituto Idrografico della Marina)
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 31/08/2020
Descrizione: in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Terra della nostra università e l'Istituto Idrografico della Marina di Genova. Il progetto affronta il tema dell'estensione delle zone costiere (mare territoriale, zona contigua, zona di pesca, zona di protezione ecologica, zona economica esclusiva) e dei confini marittimi nel Mediterraneo.
Responsabile scientifico: Palmina Tanzarella
Gruppo di ricerca: Gabriella Citroni, Francesca Mussi, Alice Ollino, Paolo Zicchittu, Silvia Buzzelli, Francesco Zacchè (Dipartimento di Giurisprudenza); Luis Efrén Rios Vega,Irene Spigno, Magda Yadira Robles Garza, María Guadalupe Imormino de Haro, Adriana Beatriz Salinas Carrillo (Academia Interamericana de Derechos Humanos, Universidad Autónoma de Coahuila - Saltillo, Messico); Felipe Gómez Isa, Carlos Martín Beristain, Gorka Urrutia, Asier Martínez (Universidad de Deusto - Bilbao, Spagna); Gilberto Turati (Università Cattolica Roma); Giuseppe Sorrenti (University of Zurich - Zurigo).
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 28/02/2021
Descrizione: La ricerca ruota attorno al tema dell’adempimento da parte degli Stati delle sentenze pronunciate dalle due Corti regionali per la protezione dei diritti umani, europea (Corte EDU) e interamericana (Corte IDU). Il rispetto (o il mancato rispetto) delle loro sentenze a livello nazionale può oggi essere considerato l’indicatore principale per misurare il grado d’internazionalizzazione del diritto costituzionale o, a dir si voglia, della costituzionalizzazione del diritto internazionale, con rilevanti conseguenze socio-economiche. Infatti, l’operato di queste due Corti non si limita ad avere implicazioni solo nella sfera giuridica, ma ha risvolti anche nella sfera economica e, sotto certi aspetti, in quella psico-sociale. Pertanto, il progetto presenta un forte carattere d’interdisciplinarietà, vedendo la collaborazione di un gruppo di ricerca che interessa l’area giuridica, annoverando esperti di diritto internazionale, di diritto costituzionale, di diritto comparato, di diritto processuale penale e di filosofia del diritto, l’area economica e l’area psico-sociale.
Responsabile scientifico: Francesco Zacchè
Gruppo di ricerca: S. Buzzelli, G. Dodaro, L. Giasanti, P. Rondini (Dipartimento di Giurisprudenza); Carla Gulotta (Dipartimento di Economia e Statistica); Elisabetta Camussi (Dipartimento di Psicologia); Mariangela Giusti (Dipartimento di Scienze della Formazione); Carmen Leccardi (Dipartimento di Sociologia); Elena Valentini (Dipartimento di Scienze Giuridiche - Bologna); Carmela Leone (Dipartimento di Diritto, Economia e delle Culture - Insubria); F. Cassibba (Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali - Parma).
Data inizio: 01/09/2017
Data fine: 28/02/2020
Descrizione: La ricerca si pone l'obiettivo di analizzare, con un approccio interdisciplinare, le molteplici situazioni e criticità determinate dal progressivo ingresso in Europa e, in particolare, in Italia di minori stranieri non accompagnati. In tale cornice, il progetto di ricerca analizzerà le più recenti normative sovranazionali e nazionali in argomento, anche allo scopo d'elaborare linee guida da spendere nella formazione sia degli operatori delle ONG sia delle altre figure contemplate dalla recente legge "Zampa".